Sbattitori manuali: tra cucina domestica e professionale

Utensili da cucina

Oggi il divario tra cucina professionale e casalinga si sta assottigliando, non solo perché sempre più persone desiderano sperimentare preparazioni complesse a casa, ma perché sono affascinate da attrezzature professionali che, solo alcuni anni fa, pochi avrebbero usato: impastatrici, macchine sottovuoto, sifoni (solo per citarne alcuni).

E se vi dicessimo che in realtà questa divisione anche in passato spesso non fu così netta? Un esempio? Nel nostro museo ci sono tantissimi oggetti, tra questi una serie di sbattitori manuali della prima metà del secolo scorso, bellissimi e utilizzati in tutte le cucine per montare o mescolare piccole quantità di impasti o composti molto morbidi. Chi non ha un ricordo legato a questi strumenti curiosi? Noi ne abbiamo tanti, il vostro qual è?

Gli sbattitori manuali furono inventati poco prima del 1860, ma a quel tempo non era ancora chiaro quale sarebbe stato il miglior design per svolgere alla perfezione la loro funzione. Gli sbattitori con una manovella erano quelli che funzionavano meglio ed erano disponibili in diverse forme.

Gli sbattitori per uova del 1859 assomigliano molto a quelli di oggi, a partire dal morsetto a vite. Questo modello fu inventato da James F. Monroe di Fitchburg, MA e Edward Pear Monroe di New York.

Chi usava gli sbattitori manuali?

Il brevetto del 1856, e i modelli che vennero sviluppati successivamente, trovarono ampio impiego sia presso hotel e ristoranti, ma anche nelle normali famiglie che vedevano in questi strumenti una soluzione che potesse velocizzare una “operazione laboriosa e faticosa” come quella di montare gli albumi.