La dolce storia del Panettone

Panettone: il pane natalizio

Che il Panettone fosse un “pane di tono”, ovvero un dolce di lusso, l’aveva intuito anche Pietro Verri, filosofo, economista, storico e scrittore italiano del Settecento. Una preparazione particolare, certamente non per tutti e, soprattutto, non per tutti i giorni, un dolce per celebrare le festività natalizie.

Quello che invece non è noto è che la sua origine ed i significati attribuiti e sedimentati lungo i secoli, dipendono sensibilmente da altre pratiche o riti, alcuni dei quali caduti oggi in disuso.

Il “ceppo di Natale” ne è un esempio: una tradizione risalente al XII secolo in cui il capofamiglia, durante la Vigilia di Natale, poneva un grosso pezzo di legna nel camino, la cui combustione lenta sarebbe dovuta durare dodici giorni, come i mesi di un anno. Un vero e proprio rito benaugurale per il nuovo anno alle porte.

 

Con l’avvento dei primi forni, nacque e si diffuse l’usanza di cucinare preparazioni particolari, assolutamente differenti da quelle di tutti i giorni. Venivano preparati dei pani inusuali in cui, agli ingredienti comuni, ne venivano aggiunti altri considerati preziosi e portatori di specifici significati.

 

In funzione del ceto di appartenenza, e quindi delle disponibilità economiche, venivano aggiunti dello zucchero o del miele, o anche frutta secca, candita e burro; veri e propri simboli legati alla religione ma anche fertilità e rinascita.

Libri della Biblioteca del Gusto utilizzati per questo approfondimento:

 

Stanislao Porzio “Il panettone”, Guido Tommasi Editore
“Il panettone e altri dolci milanesi”, Libreria Milanese

La prima citazione del grande “pane natalizio” avente un nome simile a quello odierno è del 1606, ed è contenuta in un dizionario di termini milanesi ed italiani.

 

Nei secoli il panettone subì numerose variazioni ed arricchimenti, avvicinandosi notevolmente, soprattutto nella composizione, all’immagine attuale. Per quanto riguarda la forma, invece, fu un’importante modificazione del secolo scorso da parte di realtà dolciarie che, cambiando parzialmente il processo produttivo, resero il prodotto finale quel grande e lievitato simbolo che conosciamo ancora oggi. Anche la sua disponibilità durante l’anno mutò nel tempo, nell’Ottocento a Milano divenne un prodotto disponibile quasi sempre, sebbene con dimensioni ridotte.

 

Con Insolito Panettone, Loison persegue l’obiettivo di far conoscere questo straordinario dolce e la sua storia, ma anche di trasmettere le peculiarità di un dolce che può essere consumato tutto l’anno e in tantissime ricette diverse, dolci e salate. Questo è stato reso possibile dalla collaborazione con chef famosi che hanno utilizzato i Panettoni Loison come ingredienti delle loro ricette, rendendolo realmente una golosità per tutti i giorni. Un progetto, quello di “Insolito Panettone” che guarda al futuro, alla sperimentazione e alla voglia di fare bene che da sempre contraddistinguono Loison.