Elizabeth Craig: una donna tra libri e cucina

Tra i primi esempi di food writer

Titolo: “COOKING with Elizabeth Craig”

Editore: Collins

Anno: 1950

Pagine: 383

Elizabeth Craig (16 febbraio 1883 – 7 giugno 1980), giornalista scozzese di inizio Novecento, è tra i primi esempi di food writers, esperta di economia della casa e di cucina. Ancora oggi è una delle figure femminili più curiose nel mondo dell’editoria gastronomica. Fin da piccola amava preparare pietanze per la famiglia e già a dodici anni iniziò a raccogliere le prime ricette.

La carriera di scrittrice di Craig inizia a Dundee, dove studiò giornalismo. Pubblicò per la prima volta un servizio di cucina sul Daily Express nel 1920, in seguito ai commenti dell’allora editor cinematografico del Daily Mail che dichiarò che era “l’unica donna in Fleet Street che sapeva cucinare”. 

Craig fu d’ispirazione per moltissime donne

Durante la seconda guerra mondiale, nel Regno Unito furono attuate diverse politiche di razionamento alimentare con un impatto significativo sull’approvvigionamento e la distribuzione di cibo, colpendo tutte le classi sociali. Craig si impose come modello d’ispirazione per tantissime donne che si ritrovarono ad affrontare le sfide della cucina con mezzi e scorte limitati.

Il libro presente nella nostra biblioteca del Loison Museum (“Cooking with Elizabeth Craig”, Collins, 1950) è un’opera assolutamente interessante, per molti motivi: anzitutto è una testimonianza importante del ruolo femminile nell’editoria di settore, ma anche dell’evoluzione del rapporto col cibo e gli aspetti sociali ad esso associati. Un vero e proprio manuale destinato alle casalinghe con ricette, pratici consigli, metodi di cottura e curiosità.

Molto più di una semplice raccolta di ricette

Scritto con uno stile unico di raccontare, l’autrice esordisce infatti chiedendo ai lettori di non considerarlo un testo di cucina o, peggio, una guida gourmet ma una raccolta di esperienze. Seguono una serie di sezioni, anche molto differenti tra loro, il cui scopo è fornire informazioni utili alle altre donne. Un capitolo importante, per esempio, è quello intitolato “menù building”. Esso comprende una parte iniziale in cui il cibo viene spiegato dal punto di vista nutrizionale (carboidrati, grassi, proteine, sali minerali). Oltre a ciò vengono fornite indicazioni su come assumerli ed abbinarli all’interno di un pasto e nella progettazione di un menù giornaliero; un concetto molto moderno di cucina ed elaborazione di pasti e ricette.

L’opera poi si suddivide in sezioni simili a quelle presenti negli odierni manuali di cucina: si parte infatti da stuzzichini e antipasti fino ad arrivare ai dolci di diversa natura. In questo caso, però, è presente anche una sezione particolarissima: un capitolo intitolato “idee per semplificare il lavoro” in cui l’autrice inserisce trucchi per la trasformazione e cottura dei cibi, la loro presentazione e, non meno importante, alcuni consigli per risparmiare tempo e fatica.