Cappelliera e panettone, un legame di storia e stile!

Cappelliere: oggetti che sanno di passato

Le cappelliere sono oggetti che sanno di passato, utilizzati già nel Settecento e fino al secolo scorso per riporre cappelli, sia in casa che durante i viaggi. Potevano essere costituite da differenti materiali: pelle (le più pregiate), ma anche fibra e cartone ed avevano generalmente una forma circolare. Oltre alla funzione pratica divennero, nel corso del tempo, uno stratagemma per esibire gusto e raffinatezza.

 

La loro diffusione fu massima durante l’Ottocento, in particolare in associazione ai Grand Tour, viaggi compiuti dall’aristocrazia europea per scoprire arte e storia delle principali città.

Tutto questo insieme di significati, utilizzi, associazioni sociali e culturali vennero impiegate ad inizio Novecento anche nel settore alimentare, nello specifico in pasticceria. Proprio qui, in alcune realtà italiane si iniziò a confezionare i panettoni all’interno di queste insolite confezioni.

 

La loro diffusione è associabile alla mutazione della forma del noto dolce: da basso e simile ad un pane, ad alto e molto lievitato. Appare quindi evidente che le loro funzioni siano state, fin dall’inizio, diversificate: consentire un idoneo confezionamento e conservazione del nuovo prodotto più alto rispetto a quello precedente, consentirne il trasporto ed una più facile commercializzazione e, aspetto non meno importante, trasferire all’alimento le connotazioni positive dell’oggetto. Proprio quest’ultimo aspetto infatti fu determinante per il successo della cappelliera come contenitore dei panettoni. Venne infatti impiegata in molte aziende del secolo scorso per confezionare i propri prodotti o, in alcuni casi, versioni particolari o ricercate del dolce natalizio.

Soprattutto in alcune città, poi, questa associazione fu vincente e divenne il simbolo della borghesia agiata, produttiva ed esigente; Milano ne è un esempio. I caratteri della cappelliera: lusso, ricercatezza, attenzione estetica al contenente e, al tempo stesso, al contenuto, divennero dei punti forza importantissimi che si trasferivano con l’acquisto dal panettone a chi lo acquistava. Esibirli fu quindi una pratica diffusissima, come testimoniano molte foto degli anni Cinquanta, periodo in cui questo curioso imballaggio ebbe un successo formidabile. Esse infatti divennero, a tutti gli effetti, dei simboli da mostrare in strada e nella propria abitazione, sinonimo di disponibilità economica e distinzione sociale.

 

Con l’estensione inoltre dei commerci anche a paesi esteri, l’immagine del panettone nella cappelliera divenne l’emblema dell’artigianalità, di un prodotto in cui il gusto si combinava alla perfezione con la ricercatezza dei contenitori, dei materiali impiegati per la loro realizzazione, di forme e colori particolari, ottenuti grazie alla collaborazione con figure famose dell’arte e del design del Novecento.

Le Cappelliere oggi

Oggi le cappelliere stanno avendo un vero e proprio revival, sintomo di un’attenzione al passato costante. Le nostre cappelliere ne sono un esempio: particolari, ricercate e sempre differenti, per dare importanza al loro contenuto e a chi le riceve. Ispirate a quelle del secolo scorso, non sono solo semplici contenitori in cui custodire le nostre prelibatezze, ma oggetti da conservare e collezionare e, perché no, elementi per arredare con gusto ed eleganza i vostri ambienti, portando il nostro stile ed i prodotti nel cuore della vostra casa e famiglia.