Al Loison Museum è custodita una preziosa raccolta di libri antichi dedicati al mondo della pasticceria e della panificazione. Manuali, monografie, libri di ricette, inediti da tutto il mondo. Storie di pasticcieri e della loro arte, che viene messa a disposizione di giovani apprendisti: pratici consigli del mestiere, tecniche di decorazione e molto altro.
Immergersi in questi libri significa entrare in contatto con un fitto intreccio di fatti, tradizioni e personaggi che hanno fatto di un mestiere un’arte.
Da sempre l’uomo tramanda di generazione in generazione i segreti dell’arte culinaria. Tra i libri antichi del Loison Museum troviamo anche preziosi manuali di pasticceria come “Il pasticciere e confettiere moderno” di Giuseppe Ciocca in cui troviamo un’interessante sezione dedicata alla decorazione di torte e dolci mediante l’utilizzo di placche decorative forate introdotte negli anni ‘20 del 900.
Curiosità! Origini della Pasticceria
Nell’enciclopedia Treccani, alla voce “Pasticcieria” si legge: “Propriamente parlando, la parola pasticceria dovrebbe indicare l’arte dolciaria in genere e i suoi prodotti, cioè le “mil cosas que la miel y el azúcar hacen sabrosas” (Cervantes). Tuttavia si preferisce intendere con essa quella che in Francia è d’uso chiamare pâtisserie légère, cioè quei dolci e pasticcetti che si mangiano fuori o in fine di tavola, e l’arte di confezionarli: escludendo cioè quanto riguarda i “pasticci” di carne e simili (per cui v. gastronomia), come pure i biscotti, i confetti, i gelati, ecc., di cui si tratta alle voci rispettive.”
Nel primo Medioevo l’arte del pasticciere è pressoché nulla; solo nei conventi di monache vengono preparati dolci e pasticcini come “favette “, cialde” ecc. È tra il 1200 e 1300 che compaiono i primi prodotti di pasticceria vera e propria come torte, “tartare”, “pinocchiate”, crostate e composte di frutta.