La nostra storia

1908

Origini artigiane

In una palazzina di Monticello Conte Otto inizia la nostra storia. La casa al primo piano e la bottega al pianterreno. Alessandro Loison avvia la sua attività di vendita di generi alimentari in centro a pochi passi dal Comune. E’ sposato con Lucia Negrin e dalla loro unione nascono cinque figli: Mafalda, Sandrina, Tranquillo, Domenico e Dolores.

Tranquillo Loison nasce il 30 luglio 1908 e sin da ragazzo decide di imparare un mestiere. Inizia a lavorare come panettiere e a soli diciassette anni scrive il suo primo ricettario: in un piccolo quaderno azzurro annota gli ingredienti per fare pane, biscotti e alcuni dolci semplici della tradizione veneta.
Negli anni Venti lavora in un forno a legna preso in affitto a Bastia di Rovolon, in provincia di Padova. È lì che apprende i principali segreti dell’Arte Bianca.

1934

Il forno di Motta

Grazie ai consigli di uno zio, Tranquillo acquista dalla famiglia Manni un piccolo forno per panificazione nella frazione di Motta di Costabissara, dove si trasferisce con tutta la famiglia.
Negli anni Trenta trasmette al figlio Alessandro l’amore per l’arte della panificazione e questi sin da piccolo aiuta il padre in negozio. A dieci anni inizia a fare le prime consegne a domicilio con la sua bicicletta prima di andare a scuola.
Gli anni della guerra sono difficili e, durante le periodiche assenze del padre, Alessandro aiuta la madre Lucia.
Il mercato si adegua alle necessità della realtà contadina. Le giornate e le vendite sono scandite dalla vita dei campi: la sveglia all’alba e le consegne fino in collina. Si portava il pane fresco per la colazione e il pranzo dei contadini e se si voleva guadagnare qualche cliente in più si doveva uscire dal paese.

Facevo il pane, lo portavo in giro, e poi andavo a scuola a fare la quinta. A dieci, undici anni ho cominciato a lavorare con mia madre, perché mio padre era a Fiume, che c’era la guerra. Poi è tornato. Io nel frattempo lavoravo e andavo a scuola” (A. Loison).

1945

Un dolce inizio

Gli anni della seconda guerra mondiale avevano segnato l’economia e i ricavi dalla vendita del pane a prezzo calmierato garantivano appena la sussistenza della famiglia. Così Alessandro, incoraggiato dagli insegnamenti del padre e dai clienti che chiedevano qualche golosità in più oltre al pane, prova qualche ricetta di pasticceria e creme da spalmare. La sua prima sperimentazione dolciaria è la tortina di San Martino fatta con una ricetta suggeritagli da un amico veronese. Tra i primi lievitati del forno di Motta ci sono i plumcake e i krapfen, semplici o ripieni di uvetta.

Vittorio Liviero, un giovane dipendente

Inoltre c’era la concorrenza già allora e bisognava ingegnarsi in qualche modo per sopravvivere. A Costabissara c’erano quattro panifici e alla Motta c’eravamo noi” (A. Loison).

1955

Un giorno arrivò la ricetta del panettone...

Nel laboratorio di via Chiesa si avvia la produzione di torte nuziali a più piani molto richieste per le cerimonie sia dagli abitanti di zona che in provincia. Loison arriva a consegnare torte per circa 10 matrimoni al sabato.
Nel frattempo in occasione delle feste natalizie si pensa di proporre alcuni prodotti della ricorrenza come spumiglie, meringhe, zaletti, “pevarini“. Una delle specialità di Loison di quel periodo era il croccante consumato soprattutto durante le sagre di paese e amato sia da grandi che piccini.
I dolci della ricorrenza erano pochi finché un giorno arrivò la ricetta del panettone.
Le prove fatte da Alessandro per perfezionare l’impasto e la lievitazione ci riportano quasi alle leggende meneghine sul Pan de Toni, lo sguattero della corte di Ludovico il Moro ritenuto l’inventore del panettone.

1969

Il primo stabilimento

Alessandro sostituisce il padre nella conduzione del forno che ormai sta stretto per via della sempre maggiore richiesta. Siamo negli anni del boom economico e il 28 maggio 1969 Alessandro Loison firma la caparra di unmilioneduecentomila lire per l’acquisto del terreno in località Motta “bassa”. Si tratta di 5000 mq che negli anni verranno inclusi in un piano di lottizzazione industriale. Viene costruito il primo grande capannone dove l’attività si specializza nella pasticceria fresca. Negli anni Settanta Alessandro acquista i forni e i macchinari per gli impasti e per le farciture. In quegli anni si producono specialità della tradizione pasticcera locale e non, soprattutto lievitati da forno e torte a base di pan di Spagna come merendine, brioches, ciambelle, torta Margherita, zuppa inglese, panfrutto con canditi e tronchetto farcito con marmellate.

1974

Prima veste grafica del marchio

Negli anni Settanta si afferma il marchio con la sua prima veste grafica. Il logo di colore rosso acceso è la firma stessa del titolare. L’azienda è riconosciuta come Dolciaria Alessandro Loison (LA).
Con l’aumentata produzione e specializzazione nella pasticceria fresca Loison riceve anche i primi riconoscimenti.
Nel 1974 riceve la Targa d’oro delle Tre Venezie, mentre nel 1979 ottiene il premio Mercurio d’Oro per il valore commerciale, lo spirito imprenditoriale, la qualità e la serietà professionale. Questo premio veniva conferito per dare fiducia alle aziende italiane che con i loro valori contribuivano a formare l’identità di un paese.

1992

La svolta di Dario e Sonia

Gli anni Novanta avviano l’era dei grandi cambiamenti nella dolciaria Loison. La svolta arriva con Dario che grazie all’esperienza maturata nei viaggi all’estero apre le porte verso nuovi orizzonti. Ha infatti un’imprenditorialità visionaria che gli garantisce un primato assoluto sulle altre aziende italiane per le strategie di marketing e di comunicazione. Per prima cosa migliora l’organizzazione del lavoro e intraprende la focalizzazione del prodotto selezionando solo i lievitati della ricorrenza: panettoni, pandori, focacce e colombe pasquali. Accanto a Dario lavora da sempre Sonia Pilla, moglie raffinata e attenta ai dettagli. La sua esperienza come interior designer le permetterà in pochi anni di creare lo stile unico e inconfondibile del packaging Made in Loison. Il marchio si distinguerà come Sonia design.

1995

L'impegno con Slow Food

Sul finire degli anni Novanta Loison decide di aderire alla realtà Slow Food impegnata a dare valore al cibo salvaguardando piccole produzioni di eccellenza gastronomica, l’ambiente e gli ecosistemi. La collaborazione inizia con l’acquisto di un pacchetto associativo nel 1995. Non poteva andare diversamente, vista la stretta corrispondenza di valori come l’attenzione per il buon cibo, la scrupolosa scelta delle materie prime, la ricerca dell’eccellenza e l’impegno anche sul piano etico. Da questa collaborazione Loison acquisisce nuova linfa per innovare e per poter realizzare prodotti unici. Oggi Loison continua orgogliosamente a far parte di questa rete come testimonia l’utilizzo di numerosi presidi Slow Food nei suoi prodotti quali: il Mandarino Tardivo di Ciaculli, la Vaniglia Mananara del Madagascar, il Chinotto di Savona, il Pistacchio di Bronte. L’intento è quello di fare cultura del cibo.

1996

La stampa scrive sempre più spesso di Loison

Il 24 Aprile 1996 esce il primo articolo che parla di Loison su “Bargiornale” e su “Il Sole 24 ore”.
L’azienda ha sempre dato buoni spunti per le storie dei giornalisti. Ci fa piacere ricordare questa data perché per la prima volta Loison viene citato anche da testate giornalistiche di rilievo nazionale. Questo fatto testimonia la capacità dell’azienda di proporre contenuti di qualità, oltre ai suoi prodotti. Negli anni successivi l’azienda continua a far parlare di sé, confermandosi come protagonista di storie di eccellenza. Il 16 luglio del 1999, per esempio, un articolo a firma di Giuseppe Caravita, intitolato “E Vicenza avvia la comunità web” nella rubrica “Internet & Networking” de “Il Sole 24 ore“, rappresenta la prima testimonianza della visione digitale di Dario Loison.

1996

Nasce il sito aziendale Loison

La seconda metà degli anni Novanta vede affermarsi sempre di più l’uso delle tecnologie informatiche e l’espansione di un mondo tutto nuovo: internet. La rivoluzione digitale apre nuovi scenari inesplorati. Loison riesce a comprendere la portata dei cambiamenti in atto e l’importanza di una strategia di comunicazione solida e ben mirata. Per questi motivi l’azienda decide d’investire sulle nuove opportunità ora a disposizione. Essa sviluppa e rende disponibile online il proprio sito internet, conquistando un primato tra le aziende italiane. In un secondo momento, in quegli stessi anni, Loison comprende che per sfruttare al massimo il mondo digitale serviva dell’altro. L’azienda realizza così le sue prime due vendite tramite l’uso del Web. Gli ordini provengono da clienti internazionali: Svezia e Giappone. I panettoni Loison iniziano a viaggiare per il mondo reale dopo essersi fatti conoscere tramite quello digitale.

2003

Nasce Insolitopanettone

Agli inizi degli anni 2000 Loison comincia una serrata collaborazione con numerosi chef stellati, da Herbert Hintner a Peter Brunel, da Danilo Angè a Fabrizio Ferrari. Ciò ha permesso di realizzare un background straordinario di “adattabilità” del panettone su tutti i piatti, sia dolci che salati. Nel corso degli anni successivi e precisamente venerdì 23 ottobre 2003, al Ristorante Cinque Sensi di Malo, in provincia di Vicenza, nasce l’idea di “Insolito Panettone”, una serata organizzata dallo chef Morgan Pasqual con un menù a base di solo panettone. Oggi Insolito Panettone è un portale della Loison dedicato a chef, amici, blogger e appassionati del settore enogastronomico che realizzano ricette innovative. Accomunati dalla passione e interagendo online, i cultori del gusto contribuiscono alla diffusione dell’idea di Dario Loison di “sdoganare” il Panettone dai soliti cliché ed utilizzarlo come ingrediente versatile su tutti i piatti.

2019

L'azienda oggi

Dopo oltre 75 anni e tre generazioni di esperienze, il Made in Loison è un tratto distintivo di qualità ed eccellenza.
Dai 7 dipendenti degli esordi oggi vi sono in media 25/28 fissi a cui si aggiungono gli stagionali e i professionisti esterni che quotidianamente collaborano con l’azienda alla realizzazione di progetti e idee sempre nuovi.