”Non è a conoscenza di tutti che nella rinomata Confetteria e Pasticceria G. Baj in Milano, Piazza del Duomo trovasi sempre pronta e freschissima la specialità tutta milanese del Panettone, premiato in diverse Esposizioni e col Diploma di 1º grado all’Esposizione Internazionale di Milano nel 1887” – recita un annuncio pubblicitario su un quotidiano meneghino del 1895.
La pasticceria Baj era tra le più rinomate produttrici di panettoni, considerati dolci di lusso, e ci teneva a sottolineare il suo primato anche nelle spedizioni: fino a 20 kg di panettone in tutto il mondo.
Questa preziosa cromolitografia è un esempio della nascita del mezzo pubblicitario. È una moda che nasce in Francia alla metà del XIX secolo e permette alle aziende di sponsorizzare i propri prodotti semplicemente offrendo dei gadget ai propri clienti. Si tratta in genere di figurine stampate sperimentando la tecnica litografica a colori su cui vengono rappresentate divertenti scenette di genere. Le vignette più famose diventano vere e proprie serie numerate e sono considerate delle rarità per i collezionisti di oggi.
Immediate, semplici e divertenti, a volte anche rocambolesche, le storie erano in grado di catturare l’attenzione dell’osservatore direttamente sul prodotto e sull’offerta proprio come fanno questi bambini disposti tutti intorno a pile di cappelliere porta panettone. Una ragazza sta tagliando una fetta di dolce per sé mentre i suoi fratelli più piccoli stanno già gustando la loro porzione.